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TECNICA DELLE VELATURE

olio su tela cm 100 x 80, Ottobre 2013, Prezzo € 5.400,00
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Riprendo volentieri il discorso del post precedente, in merito al colore ad olio, per aprire una nuova finestra sul modo di usare e stendere il colore stesso. Siamo ormai consapevoli del fatto che il colore ad olio cammina, tra il momento in cui viene steso sulla tela ed il tempo necessario alla sua essiccazione, si fa strada sul supporto e prende percorsi autonomi..

 

Mi è stato chiesto se l’utilizzo di un medium specifico, possa aumentare la lucentezza e la brillantezza del colore; a questa domanda rispondo spiegando appunto: la tecnica delle velature e le sue incredibili capacità di creare nuove tonalità e maggiori punti luce.

 

L’essenza di questa tecnica risiede nell’applicare velature su velature di colore, fino ad ottenere la migliore qualità di luce da imprimere al dipinto o la migliore sfumatura di colore, altrimenti impossibile da realizzare con la semplice miscelazione di una o più tonalità dello stesso.

 

Si tratta in sintesi di aspettare che la prima mano di colore si sia completamente asciugata, per poi applicare la seconda mano scurendo, illuminando o addirittura alterando il colore sottostante.

 

Va da se, che se abbiamo dato una prima mano di colore molto scura, per poterne migliorare la luminosità e schiarirla, saremo ovviamente costretti ad utilizzare una velatura di bianco ( anche coprente), per poter poi, nella terza velatura, raggiungere la tonalità di colore che ci siamo prefissati.

 

Ecco perché si tende a partire con velature di tonalità più chiare per arrivare poi a scurirle gradatamente.

 

Ma la vera rivoluzione che la tecnica delle velature, ha apportato nel campo della pittura, è quello di creare nuove tonalità di colore dalla sovrapposizione degli strati di colore, altrimenti impossibile da raggiungere con la semplice miscelazione di una o più gradazioni dello stesso colore o tra tonalità di colori completamente diversi.

 

L’esempio pratico potrebbe essere il seguente: volete creare una tonalità di verde; bene… iniziate prendendo il giallo ( un giallo molto acceso e che sia coprente, per creare la prima velatura; potrebbe fare al caso nostro un “giallo di cadmio limone”) e stendete il colore.

 

Aspettate il tempo necessario perché si asciughi, poi prendete un blu… diciamo una tonalità di blu che contenga dentro già un po’ di verde ( il “blu verde ftalo” si presta benissimo al nostro esperimento), questo farà in modo che la tonalità di verde che ne risulterà sarà più brillante, passate la velatura e aspettate il tempo d’essiccazione.

 

Adesso invece, prendete un altro supporto, un altra piccola tela e invece di passare i due colori con la tecnica delle velature, usate le stesse identiche tonalità: il giallo di cadmio limone e il blu verde ftalo, mischiateli assieme e poi stendete il colore ottenuto.

 

Aspettate che si asciughi e vedrete con i vostri occhi, la differenza di tonalità ottenuta! Il segreto è poi quello di usare più velature fino a quando non avrete raggiunto il vostro “colore ideale”, tenendo sempre conto che, il colore ad olio cammina.. quindi ai vostri occhi, sarà sempre più evidente questa realtà, ogni volta che andrete a sovrapporre uno strato ad un altro! Sarete rapiti da tanta meraviglia, ve lo assicuro! Nonostante io sia un’astrattista, uso da sempre la tecnica delle velature per creare giochi di colore e sfumature altrimenti impossibili da ottenere in altri modi!

 

Ecco perché, alla domanda iniziale in merito all’utilizzo di un medium per aumentare la brillantezza e la lucentezza del colore ad olio, rispondo che non solo non ce n’è affatto bisogno, ma che basta usare questa tecnica per scoprire un nuovo mondo!!!

 

Sono curiosa di sapere il vostro risultato… provate!!

 

 

 

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