Fluorescenti

L’idea per questi quadri nacque parecchi anni fa e la utilizzai inizialmente per fare dei pannelli adatti alla scenografia di una discoteca estiva di cui un mio carissimo amico curava le public relation.
In seguito continuai a sviluppare l’idea per poterne ricavare uno stile particolare che avesse una triplice lettura e una tecnica mista adatta visivamente a più fasce orarie giornaliere. Diciamo così; un quadro che cambiasse completamente a seconda delle ore del giorno e degli effetti luminosi particolari ai quali venisse esposto.
Dalle foto, ovviamente, questi effetti non sono visibili ma, ci tengo oltremodo a tentare una loro descrizione che sia il più dettagliata possibile, per renderne almeno l’idea.
Lo sfondo che sembra essere bianco nelle immagini del sito, in realtà è giallino ed è realizzato con una vernice fluorescente particolare che assorbe la luce dall’ambiente. Durante il giorno, il quadro si mostra alla vista così come compare nella galleria, di notte invece, dopo avere assorbito per qualche minuto la luce artificiale di una qualsiasi lampadina, se quest’ultima viene spenta, il quadro resta illuminato nella parte giallina, creando una zona di luce per un tempo mediamente lungo in proporzione a quanto essa stessa abbia ricevuto irradiazione luminosa dalla fonte energetica. Il terzo modo di lettura è quello di puntare una luce di wood direttamente sul quadro, mantenendo ovviamente, il resto della stanza al buio, per creare l’ identico effetto che si ha in discoteca quando si vedono i propri vestiti bianchi accendersi diventando bianco/azzurrini. (Per Lampada di Wood o luce nera (Luce di Wood o Black light in si intende una sorgente luminosa che emette radiazioni elettromagnetiche prevalentemente nella gamma degli ultravioletti e, in misura trascurabile, nel campo della luce visibile. In molti campi la Lampada di Wood è anche detta semplicemente “lampada UV“.)

Quello che voglio esprimere attraverso i miei quadri fluorescenti è un coinvolgimento totale della vista e delle emozioni dell’essere umano. Guardando il quadro l’occhio umano percepisce il colore più intensamente, sia perché i pigmenti del colore fluorescente sono molto più luminosi dei convenzionali sia perché il mio modo di giocare col colore carica di effetto e di emozione le pennellate stesse. Le sensazioni sono inconsce, l’effetto reale della luce riprodotta sull’opera fa vagare la coscienza umana in una ‘realtà spirituale’ completamente ‘astratta’, un mondo parallelo dove sentimenti e passioni compongono l’esistenza di una vibrazione che io chiamo ‘Arte Visionaria’.